La quarantena che non mi aspettavo

Quel giorno, un giorno che non auguro a nessuno, febbre a 38, dolori ai muscoli e la paura di aver contratto il COVID anche io. Quello che è successo in queste settimane i cambiamenti, le accortezze da avere, le paure, le emozioni una dietro l’altra che esplodevano, le lacrime che ancora oggi continuano a scorrere, perché tutto ciò ancora non è finito.
“Tampone positivo”, il responso per mio fratello. Ci è caduto il mondo addosso; abbiamo dovuto farlo tutti in famiglia. “Tamponi negativi”, il nostro esito.
Abbiamo vissuto in quarantena. Abbiamo trascorso in casa quattro settimane… quattro settimane che sembrano anni . Certe volte penso che tutto questo sia stato solo un brutto sogno! La vita continua, però. Bisogna solo essere più attenti.
Penso anche che questa situazione mi abbia fatto capire che stare confinata entro quattro mura non mi piace e voglio tornare il più presto possibile a rivedere il cielo lì fuori, perché ni mancano i miei amici, mi manca tornare far diventare casa “come un albergo” come dice mia madre. Mi mancano anche i battibecchi e i litigi che prima non sopportavo. Mi manca la vita com’era prima, la “normalità”.

Nonostante tutto, mi è piaciuto stare in questi giorni, come li chiamo io, ai “domiciliari” con i miei cari, passare intere giornate riscoprendoci, “trasformando” casa in una pizzeria, una pasticceria, una panetteria, mutando l’angoscia in gioia.
Credo che questo momento della mia vita lo ricorderò per sempre e, anche se brutto, so di averlo trascorso con la mia meravigliosa famiglia.
Sto imparando che quando le cose vanno male bisogna essere uniti per affrontare le difficoltà insieme.

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